Archivio storico del Comune di Civitanova Marche

L’Archivio storico del Comune di Civitanova Marche ha sede presso la casa di Annibal Caro.

L’ingresso è nel cortile,  in un ala con accesso diretto all’ hortus conclusus.

Estremi cronologici: 1202-1929

Lo strumento di corredo disponibile è solo un elenco che a partire dalla versione originaria di Giacinto Pagnani  del 1959 è stato integrato tra il 2000 e il 2002 da Paola Cesari con l’elenco dei Registri di protocollo (1810-1896) e dei carteggi amministrativi (1850-1929).

Nel 1974 Pio Cartechini ha curato l’elenco, con descrizione sommaria, delle Pergamene ( diplomatico 1202 gen. 18 – 1828 dic. 12).

Una descrizione del fondo e delle sue articolazioni e degli strumenti di ricerca e bibliografici che hanno costituito riferimento per le descrizioni è disponibile in SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche)

Alcuni documenti “cariani” conservati nell’Archivio storico del Comune di Civitanova Marche sono oggi in esposizione nella Mostra permanente “Annibal Caro. Il Rammemorar m’è dolce in piccola terra” nella quadreria della Pinacoteca civica “Marco Moretti”, presso la casa di Annibal Caro.  L’esito della prima ricognizione sommaria condotta in occasione dell’allestimento è descritto nel folder della Mostra, pubblicato in occasione della sua inaugurazione a febbraio 2020, con il contributo della dott.ssa Mara Pecorari dal titolo Documenti archivistici e beni librari cariani conservati nell’ Archivio storico e nell’antica biblioteca del Comune di Civitanova Marche.

Dalla ricerca effettuata è emerso anche che da uno dei faldoni dell’archivio comunale,  che conserva le carte relative all’organizzazione dei festeggiamenti per il quarto centenario della nascita di Annibal Caro, manca la lettera autografa che Giovanni Pascoli scrisse il 20 gennaio 1907 all’ora Sindaco del Comune di Civitanova Marche Stefano Papetti, in risposta all’invito ricevuto di far parte del Comitato d’onore, appositamente costituito per organizzare le celebrazioni. La lettera è oggi conservata presso la Biblioteca comunale “Silvio Zavatti” di Civitanova Marche.

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